Cassazione: Lo stalker è obbligato a cambiare percorso se incontra la vittima

10.09.2013 11:34

Cassazione , sentenza 36887/2013

Secondo la Corte di Cassazione, gli ex indagati per atti persecutori hanno l’obbligo di cambiare strada o tenersi a distanza nel caso di fortuito incontro con la parte offesa. Tale comportamento è obbligatorio anche se la strada o il luogo non sono menzionati nella misura cautelare di divieto di avvicinamento.

La Suprema Corte dunque ha un’opinione diversa rispetto a quella manifestata da recenti pronunce , che puntavano invece a non reprimere la libertà di movimento dello stalker ,  limitando l’obbligo  di tenersi a distanza solo ai luoghi puntualmente stabiliti. Secondo la Corte, invece, un elenco degli spazi “off limits”  comprimerebbe la libertà della persona offesa, che non potrebbe muoversi con la certezza di non incontrare sulla sua strada il molestatore.  L’eccessivo garantismo riguardo la libertà di movimento  dei persecutori deve quindi, secondo la Corte, lasciare spazio alla tutela della vittima, che altrimenti avrebbe un perimetro “protetto” oltre il quale si sentirebbe in costante pericolo.