Divorzio: casa assegnata alla moglie anche se convivente con un altro uomo

03.08.2013 11:43

Cassazione, sent. 24 giugno 2013, n.15753

 

Caso di specie: La casa coniugale è stata assegnata alla moglie anche se questa convive con un altro uomo. La motivazione è rappresentata dal bisogno di tutelare la figlia maggiorenne tuttavia non ancora autosufficiente dal punto di vista economico, che risiede in casa.

Il Tribunale di primo grado aveva revocato l’assegnazione della casa alla moglie, in quanto quest’ultima aveva iniziato una nuova convivenza: questo nonostante la donna avesse ottenuto l’affidamento del figlio minorenne e della figlia maggiorenne. Lo stesso Tribunale motivava la decisione richiamando l’art. 155 c.c. , in quanto esso prevede la cessazione dell’assegnazione qualora l’assegnatario abbia una convivenza more uxorio o contragga un nuovo matrimonio.

La Corte d’Appello aveva poi riformato la sentenza di primo grado assegnando la casa alla moglie  e adducendo le stesse motivazioni che sarebbero state confermate dalla Corte di Cassazione, che , stilando una “classifica delle priorità”, ha ritenuto preponderante l’interesse dei figli minori ai quali vengono equiparati i maggiorenni non economicamente autosufficienti.

 

 


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