Decreto carceri: niente custodia cautelare per lo stalker
Presso la commissione Giustizia del Senato è stato accolto un emendamento al decreto carceri che, modificando l’articolo 280 del Codice di procedura penale, prescrive la custodia cautelare in carcere solo per delitti, consumati o tentati, per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a 5 anni e non più a quattro. Si mette così indirettamente in discussione la custodia cautelare per il reato degli atti persecutori ( stalking) che prevede come pena massima 4 anni.
La scelta ha sollevato molte polemiche, in quanto il fatto che per lo stalker non venga prevista la custodia cautelare in carcere genera una grossa contraddizione rispetto alla posizioni “dure” , di contrasto a tale fenomeno, che lo stesso Governo aveva manifestato di voler tenere. Sono in molti a chiedere a gran voce delle modifiche in merito.